È un predatore formidabile, al punto di guadagnarsi l'appellativo di "squalo di fiume". Caccia prevalentemente altri pesci, tendendo agguati nascosto tra le piante acquatiche , ma si ciba anche di anfibi, piccoli mammiferi e piccoli uccelli, qualche volta di altri lucci più piccoli. Spesso sceglie come preda gli individui deboli o malati, contribuendo a regolare beneficamente l'equilibrio naturale del fiume.
La testa è grande, il muso allungato con la caratteristica bocca a forma di becco, munita di denti robusti e acuminati (particolarità di questa specie è la lingua, dotata a sua volta di centinaia di micro denti molto affilati). Il corpo leggermente schiacciato ed allungato (la forma dipende dalla velocità della corrente, più l'acqua è ferma più il corpo è tozzo), il ventre è più chiaro, tendente al giallo, mentre il dorso è più scuro e macchiettato. In Italia si presenta spesso con una caratteristica livrea a strisce invece che a macchie, con altre diversità che hanno indotto alcuni a parlare di specie peculiare (Esox cisalpinus).
Depone le uova nella vegetazione all'inizio della primavera e dopo la schiusa le larve restano attaccate alle piante fino al completamento dello sviluppo.
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