Come pulire la trota

come pulire la trota
La pulizia del pesce non sarà la cosa più divertente, ma di certo un vero pescatore deve saperlo fare! E sarebbe bene anche saperlo cucinare, naturalmente... L'operazione in realtà non ha niente di difficile, specialmente dopo un po' di pratica.
In mancanza di posti migliori dove effettuare la pulizia, andrà benissimo anche il lavello della cucina, con un minimo di attenzione a non sporcare troppo in giro. Per prima cosa in genere si tagliano le pinne (ma qualche pescatore purista sarebbe capace di lasciarle in segno di rispetto per la trota) utilizzando un buon paio di forbici. Quindi, con un coltello o uno squamatore, si rimuovono le squame con movimenti dalla coda verso la testa, finché la pelle non resta liscia. 
Questa è probabilmente l'operazione che rischia maggiormente di trasformare la vostra cucina in un campo di battaglia, disseminando le squame ovunque. Una volta ripulita la superficie, si applica un taglio nel ventre del pesce, utilizzando le forbici o il coltello, diciamo dall'orifizio anale fin sotto la testa. Da qui, usando le mani, si può eviscerare completamente l'interno del ventre, risciacquando accuratamente e mettendo da parte le interiora (se avete un gatto in casa, sicuramente sarà interessato a questa fase). Si possono togliere anche le branchie, infilando le dita nell'apertura branchiale e rimuovendo tutte le parti molli, più facile a dirsi che a farsi (si potrebbero anche lascaire, specialmente se il pesce deve essere cotto alla griglia).
Ecco fatto, la trota è pulita! Adesso però bisogna cucinarla!


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